PIANTE IN POSA PER RISPARMIARE ACQUA

Il Gruppo Operativo “Irrivision” e il suo sistema di visione
artificiale, con il supporto tecnico di “CET Electronics” di Zenson di Piave, Treviso

Introduzione

Irrivision

La vocazione vitivinicola della zona di Zenson di Piave, dove “CET Electronics”, l’azienda che cura gli aspetti tecnico-scientifici del progetto “Ittivisione”, ha sede dal 1976, è di certo fonte di ispirazione per i tecnici che sviluppano soluzioni innovative da applicare in agricoltura.

«Conoscendo le problematiche del settore, lavoriamo per la loro risoluzione, indirizzandoci al nostro territorio ma con uno sguardo più ampio, anche internazionale» afferma Denise Vicino di CET Electronics.

Gioco di squadra

Il Gruppo Operativo “Irrivision” ha come capofila l’azienda vitivinicola “Le Rive di Bonato” di Ponte di Piave e coinvolge, per i siti produttivi sperimentali sulla vite e sul kiwi: “Villa Sandi” di Crocetta del Montello, “Villa Giustiniani” di Spresiano, con vigneti a Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia, la Società Agricola “Ca’ Bianca”, con coltivazione di kiwi a Santandrà di Povegliano.

Nel progetto sono coinvolti anche altri due produttori di kiwi, oltre che a un sito sperimentale di kiwi nel Veronese curato dal CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. Ha aderito al Gruppo Operativo anche il Consorzio di Bonifica Piave, impegnato nella divulgazione di una nuova cultura del risparmio idrico e alla ricerca di soluzioni per l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua.

Infine, gli aspetti tecnico-scientifici del progetto sono curati da “CET Electronics” in collaborazione con alcuni esperti del CREAVE di Conegliano, sede dedicata alla ricerca in Viticoltura ed Enologia del principale ente pubblico di ricerca dedicato alle filiere agroalimentari, dipendente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Stress idrico

Irrivision

È sempre più evidente, infatti, che il mondo agricolo dovrà saper adottare strategie innovative per garantire la produzione anche in caso di scarsità idrica, visti gli scenari climatici e vista la necessità di rispettare il deflusso ecologico dei fiumi, in conformità alla Direttiva Quadro Acque 60 del 2000 dell’Unione Europea.

C’è una variabile che finora non si teneva in considerazione, nei modelli matematici elaborati per prevedere i rischi di infezione e lo stress idrico nei vigneti o nei frutteti: lo stato vegetativo delle piante.

«Noi abbiamo introdotto la misura diretta di questo fattore, prima nel progetto “PV Sensing” e ora in “Irrivision”, per accompagnare l’agricoltore a decidere se, quando e in quali dosi è necessario effettuare un trattamento fitosanitario, da una parte, oppure attivare il sistema irriguo, dall’altra», afferma Denise Vicino.

Guarda il video

Stazioni in campo

L’innovazione in agricoltura passa per prima cosa dalla capacità di raccogliere sul campo dati precisi, in continuo e disponibili in tempo reale, «Ciò implica un cambio di mentalità da parte degli agricoltori, abituati per lo più ad affidarsi all’esperienza. Ma quest’ultima è una strategia gestionale che può portare a decisioni sbagliate».

Le stazioni di rilevamento vengono installate nel vigneto o nel frutteto, utilizzando un apposito treppiede o un palo della coltura arborea. In casi specifici, i sensori possono anche essere dislocati in punti diversi dell’appezzamento. Le stazioni sono pensate per essere permanenti, resistenti alle intemperie e ai trattamenti fitosanitari.

A seconda delle esigenze specifiche delle aziende agricole, le stazioni possono essere composte di sensori di diverso tipo, che misurano la piovosità, il vento, la pressione atmosferica, la bagnatura fogliare, la temperatura e l’umidità dell’aria e del suolo, il volume della chioma e la superficie fogliare.

Chiome in 3D

“Irrivision” propone la costruzione di un innovativo modello per valutare le esigenze idriche delle piante, basato principalmente sulla visione artificiale. Attualmente è l’occhio del tecnico o dell’agricoltore che, osservando le caratteristiche delle foglie e dei germogli, stabilisce se vi sono sintomi di stress idrico e l’eventuale necessità di irrigare. Il sistema di visione artificiale vuole supportare questo occhio esperto, con la garanzia di essere sempre presente.

Le misure sulla vegetazione permettono di dedurre molti fattori importanti legati allo stato idrico. Ad esempio, grazie alla conoscenza del volume fogliare viene quantificato in maniera più precisa il fattore di evapotraspirazione: maggiore è il numero di foglie, più elevate saranno le perdite di acqua e quindi aumenteranno le esigenze idriche.

Riprodurre la realtà in un modello matematico serve a non far soffrire la pianta per la scarsità di acqua, ma anche a non farne un uso eccessivo: la sovrabbondanza, infatti, come la mancanza, incide negativamente sulla produzione e sulla qualità.

Scenari futuri

Irrivision

Il Gruppo Operativo è impegnato nella prima sperimentazione di “Irrivision” per i vigneti e le coltivazioni di kiwi nel Veneto.

Confidando nei risultati che emergeranno già dopo il primo anno di sperimentazione, si valuteranno gli scenari di applicazione futuri. L’innovazione così si mette al servizio dell’agricoltura e dell’ambiente.

Gruppo operativo “IRRIVISION

Treviso


MISURA ATTIVATA:
Cooperazione

PARTNER:
Le Rive di Bonato, CET Electronics, CREA-VE, Consorzio di Bonifica Piave, Sagrivit, Villa Sandi, Società Agricola Ca’ Bianca, Gruppo APOMT.

PRIORITÀ EUROPEA:
incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad un’economia a basse emissioni di CO2.

INTERVENTO PSR VENETO:
Validazione in campo di una tecnologia innovativa basata su sensoristica elettronica e un sistema di visione artificiale, utilizzata per realizzare irrigazione “di precisione” nelle colture arboree.


Gruppo operativo “IRRIVISION”
irrivision.it