L’obiettivo fondamentale è quello di dare la possibilità anche ai piccoli e medi produttori agricoli di veder riconosciuto quel valore aggiunto necessario alle aziende agricole per sopravvivere.
Il Gruppo Operativo FARMERS LAB, partendo dal territorio della provincia di Padova, intende trovare soluzioni per offrire una remunerazione adeguata delle produzioni ortofrutticole delle piccole aziende agricole, garantendo la preservazione dell’ambiente e della coesione economica e sociale del territorio.
FARMERS LAB mira alla garanzia di un giusto corrispettivo per il lavoro prestato dagli attori della filiera agroalimentare e allo stesso tempo alla qualità dei prodotti offerti ai consumatori, pertanto l’iniziativa è orientata alla filiera corta e considera l’approccio virtuoso di co-farming.
Avvio di un laboratorio collettivo che coinvolge piccoli agricoltori del settore dell’ortofrutta della provincia di Padova. Una soluzione che punta a rafforzare le capacità imprenditoriali, per migliorare la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti attraverso: elaborazione di un business plan per creare e gestire un laboratorio condiviso di trasformazione di prodotti ortofrutticoli; elaborazione di un «concept» di laboratorio collettivo, sostenibile e replicabile, in grado di attivare processi innovazione nella catena del valore agroalimentare; design di brand e food packaging per i prodotti locali dei piccoli agricoltori della provincia di Padova.
Il progetto opera principalmente in provincia di Padova e si rivolge ai piccoli produttori del settore ortofrutticolo. Raggruppa sette partner che operano sul territorio: la capofila del progetto, Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Padova; CIPAT – Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica del Veneto; Nerosubianco – Venezia; Galileo Visionary District – Padova; UNISEF –EUROISA -Treviso; Future Food Institute – Bologna; Confesercenti del Veneto centrale – Padova.
Grazie al PSR si dà un’opportunità importante alla piccole realtà agricole, quella di fare sinergia per presentarsi nel mercato con maggiore efficacia. Senza l’aiuto europeo, tali realtà avrebbero faticato a intraprendere un percorso comune coinvolgendo diversi attori della filiera produttiva.
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