21 Maggio 2021

“Patadorata”: i primi risultati del progetto per la valorizzazione delle patate

Si avvia alla conclusione il progetto del Gruppo operativo “PATADORATA”, nato per individuare nuove varietà di patata, adatte alla coltivazione negli areali della pianura veneta e per studiare cultivar già costituite che necessitavano di una valutazione attraverso semine in pieno campo, attraverso l’applicazione di tecniche di conservazione innovative.  Il Gruppo operativo, finanziato dal PSR Veneto, vede come capofila la Cooperativa Terre del Guà, in collaborazione con Agriveneto S.p.A., l’Istituto Cooperativo di Ricerca soc. coop. e AGCI AGRITAL.  

 

Prove di coltivazione

Nell’applicazione delle innovazioni varietali sono state realizzate prove di coltivazione in pieno campo di varietà innovative per tre diverse annate agrarie (2018, 2019 e 2020), per le quali sono stati acquisiti i dati di qualità e quantità alla raccolta, valutando le varietà ritenute più idonee per una coltivazione su larga scala ai fini economici e produttivi.

 

Risultati e varietà

Le prove di coltivazione sono state eseguite su un totale di sette varietà. Nella prima annualità sono state coltivate in prova le varietà: Twister, Sunshine, Anivia e Monique; nel secondo e terzo anno sono state ripetute le prove per Twister e Anivia e affiancate le varietà: La Vie, Gaudi, Levante.

 

Il termine delle prove indica risultati diversi in funzione delle varietà:

  • Monique: seppure di buona qualità complessiva e con rese di circa 600 q/ha, presenta una forma troppo allungata che rende il prodotto difficilmente lavorabile in fase di calibrazione e confezionamento.
  • Sunshine: presenta molto tondello, forma allungata e un’alta quantità di ricacci secondari.
  • Twister: resistente a peronospora e alternaria, si presta alla coltivazione in regime biologico. Nella prima annualità ha mostrato una forte sensibilità in post-emergenza ai trattamenti erbicidi a base di Metribuzin. Le condizioni metereologiche sfavorevoli (grandine) e problemi dovuti al seme (varietà di nuovissima costituzione) non hanno dato nelle prime due annate risultati soddisfacenti. La terza annualità, per condizioni atmosferiche e agronomiche risulta essere la più significativa, con una produzione di circa 540 q/ha.
  • Anivia: varietà a pasta bianca, ha manifestato buone rese nella terza annualità, produzione media di 500 q/ha; scartata al termine della prova in quanto non più riprodotta per sensibilità alla virosi PVX.
  • Gaudi: varietà di buona produzione con una media di circa 600 q/ha, con tuberi di buona forma e aspetto. La buccia sottile la rende poco idonea alla raccolta meccanica, con conseguenti danni fisici che ne riducono la possibilità di conservazione nel medio/lungo periodo.
  • Levante: ciclo medio, produzione media di circa 550 q/ha con pezzatura regolare, forma ovale, buccia liscia, leggermente fine e di colore chiaro.
  • La Vie: pasta soda di colore giallo intenso, con ottime caratteristiche organolettiche; l’elevata tuberificazione rende difficile avere una pezzatura adeguata; la produzione media è di circa 400 q/ha.

 

Frigoconservazione

Nelle attività di conservazione, all’impianto di frigoconservazione e alla normale tecnica che prevede temperature basse e costanti, con umidità media dell’87–88 %, sono state aggiunge apparecchiature per la produzione di ozono. Le macchine sono state collaudate e utilizzate in tre annate produttive, calibrando la produzione di ozono a diverse concentrazioni, a partire da 350 e 400 ppb nella prima annualità (2018/2019), per passare alle concentrazioni di 350 e 700 ppb nella seconda e terza annualità (2019/2020 e 2020/2021).

La frigoconservazione ha messo a confronto le varietà in prova agronomica, divise in tre diverse celle: una cella è stata utilizzata nelle condizioni di normale conservazione (testimone), mentre la seconda e la terza sono state utilizzate aggiungendo ozono a diversa concentrazione.

 

Qualità e peso: i risultati

Risultati significativi sono stati ottenuti sulla qualità dei tuberi soprattutto nel medio-lungo periodo, infatti al termine del periodo di conservazione è stata riscontrata una riduzione di tuberi marci nelle celle con ozono con percentuali variabile dall’ 1% al 6% del volume totale del prodotto; nelle celle trattate con ozono si è riscontrato inoltre una minore percentuale di tuberi avvizziti.

 

Anche per il peso sono stati ottenuti risultati importanti: infatti la possibilità di tenere una percentuale più alta di umidità nelle celle trattate con ozono (mediamente è stata mantenuta un’umidità superiore del 4.7% rispetto alle condizioni medie di conservazione) ha ridotto la perdita di peso del prodotto del 2.8%, senza pregiudicarne la qualità.

 

Gruppo Operativo PATADORATA

Partner

  • Terre del Guà – Società cooperativa agricola
  • Agriveneto S.p.A.
  • Istituto Cooperativo di Ricerca soc. coop.
  • AGCI AGRITAL – Associazione Generale Cooperative Italiane, Settore Agro Ittico Alimentare

 

Progetto: “Patata dorata veneta: competitività e creazione di valore attraverso innovazioni varietali e tecniche di conservazione” (PATADORATA)

 

Sito web del progetto: www.patadorata.it

 

Testo a cura del Gruppo Operativo “Patadorata”


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