Il PSR Veneto si conferma tra i migliori programmi italiani per spesa e qualità di attuazione. La considerazione è emersa in occasione dell’incontro annuale tra la Commissione europea e la Regione del Veneto tenutosi da remoto lo scorso 8 marzo.
Performance di spesa
Secondo i rappresentanti dell’Unità Italia della Commissione europea il Programma di sviluppo rurale del Veneto continua a mostrare un’ottima performance di spesa: al termine del 2021 le risorse liquidate ai beneficiari ammontavano al 64% della spesa programmata, dato al di sopra sia della media italiana che di quella europea. Secondo gli uffici di Bruxelles il quadro complessivo risulta positivo, non si vedono criticità nel raggiungere i prossimi obiettivi di spesa, i target programmati e il tasso di errore che indica la sicurezza della spesa, appare sotto controllo.
Attuazione equilibrata
Sottolineati positivamente due ulteriori aspetti: la regolarità nella spesa nei 4 trimestri e l’omogeneità nel livello di attuazione tra tutte le misure e gli interventi. In particolare per la Misura 8 si registra un livello di spesa pari al 59% in Veneto, 20% sopra la media nazionale. Anche per la Misura 16 e 19 si registrano livelli di spesa rispettivamente del 50% e del 58%, superiori alla media nazionale delle Misure.
Avanzamento dei pagamenti
Dopo un 2020 altalenante, condizionato dalle restrizioni dovute alla pandemia, nel 2021 l’avanzamento dei pagamenti del programma si è stabilizzato: nell’arco dello scorso anno il PSR Veneto ha erogato ai beneficiari 153 milioni di euro, per un totale di 963 milioni di euro erogati complessivi. Sempre al termine del 2021 la Regione del Veneto ha registrato concessioni di aiuti per oltre 1,3 miliardi euro dall’inizio programmazione e tutti e 45 gli interventi previsti dal PSR sono stati attivati.
Tasso di errore
Con riferimento alle domande di pagamento controllate e pagate nel 2021, secondo le tempistiche previste dalla procedura di pagamento dell’Organismo pagatore Avepa, il tasso di errore SIGC si attesta all’1,71%e all’0,83% e all’0,83% per le MIsure non SIGC, per entrambi inferiore alla soglia del 2% richiesta dalla Commissione europea.
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