30 Gennaio 2023

Si apre una nuova fase per il settore rurale del Veneto: approvato il Complemento regionale per lo sviluppo rurale

Editoriale

 

Care Lettrici e Lettori,

lo scorso 10 gennaio la Giunta regionale del Veneto ha adottato la versione definitiva del Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR 2023-2027). 

 

Si tratta di un traguardo importante, perché ottenuto con un grande sforzo da parte di tutte le strutture dell’amministrazione regionale, che hanno gestito una non facile governance a livello nazionale, per assicurare la massima tempestività all’attivazione degli interventi e dei finanziamenti previsti dai nuovi regolamenti e strumenti della politica europea a sostegno del mondo rurale.

 

Allo stesso tempo, questa approvazione, segna anche un nuovo inizio, quello della Politica agricola comune 2023-2027 in Veneto, che porta con sé molte novità, che in questi mesi abbiamo cercato di condividere attraverso una regolare attività informativa di accompagnamento e che continueremo a comunicare con vari strumenti.

 

Il testo del Complemento regionale è stato adeguato ai contenuti del Piano Strategico Nazionale (PSN) PAC 2023-2027 approvato dalla Commissione europea il 2 dicembre 2022. Il Complemento non assume nuove scelte rispetto al PSN PAC, ma riporta con maggior dettaglio le indicazioni relative a come la strategia viene declinata a livello regionale, evidenziando la specificità delle scelte che caratterizzeranno l’attuazione degli interventi per lo sviluppo rurale nella Regione.

 

Il CSR 2023-2027 è quindi il documento regionale che descrive esaustivamente l’attuazione in Veneto della strategia per lo sviluppo rurale approvata con la Decisione della Commissione europea sul PSN PAC dell’Italia.

 

Le risorse del CSR 2023-2027 ammontano a 824,6 milioni di euro e sono attribuite a 44 interventi, sulla base del percorso partecipativo avviato negli ultimi anni, e secondo 6 Priorità strategiche regionali:

1 – giovani, per il rinnovamento dell’imprenditorialità

2 – sostenibilità ambientale e l’adattamento climatico, quale garanzia di futuro, elemento di competitività e servizio alla qualità delle produzioni

3 – diffusione della conoscenza e l’innovazione, chiavi dello sviluppo

4 – vivibilità delle zone rurali, per rafforzarle e garantire ai loro cittadini servizi e opportunità paragonabili ai contesti urbani

5 – fragilità idrogeologica dei territori di montagna e di collina, da contrastare anche con l’attività agricola

6 – focalizzazione dei sostegni, per massimizzare l’azione sinergica dei diversi strumenti di programmazione disponibili (i Programmi Regionali FESR e FSE+, e soprattutto gli strumenti per il comparto resi disponibili dal PNRR).

 

Adottato il CSR, gli uffici regionali sono già al lavoro per predisporre le procedure e gli strumenti necessari per l’approvazione dei bandi che permetteranno il finanziamento dei progetti e delle operazioni degli agricoltori e degli operatori delle aree rurali che contribuiranno agli obiettivi di innovazione e transizione ecologica in agricoltura.

 

Con la DGR n. 1607 del 13 dicembre 2022, inoltre sono state approvate le procedure per la costituzione del Comitato di monitoraggio regionale per lo sviluppo rurale, che come da regolamento avrà il compito di verificare l’applicazione del programma.

 

A breve, infine, sarà approvato e reso disponibile il Piano pluriennale per l’apertura dei bandi regionali per gli interventi del CSR 2023-2027.

Nel frattempo, non si è conclusa l’azione del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022. Sono aperti i termini relativi a dodici bandi, per un sostegno complessivo di 117 milioni di euro.

 

Federico Caner

Assessore ai Fondi UE, Turismo, Agricoltura e Commercio estero

Regione del Veneto


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